La nuova versione di Gestac prevede le seguenti modifiche:
•Ora è prevista una gestione completa degli indirizzi di posta elettronica. In essi si possono specificare gli operatori che potranno usare quell'account e cosa è loro permesso fare. Per ulteriori informazioni vedi Accounts di posta elettronica. Conseguentemente a questa novità è stata eliminata la scheda PEC nella definizione dell'operatore ed è stato aggiunto il campo Indirizzo PEC nella scheda Indirizzo. |
•Con Gestac si possono ora effettuare anche i depositi al TAR o al Consiglio di Stato. Si procede inviando un messaggio PEC (vedi Nuovo messaggio PEC) e scegliendo il modello messaggio Deposito amministrativo, che viene fornito insieme all'aggiornamento. Nel messaggio è poi sufficiente inserire il modulo già firmato (il 29.12.2016 sono stati pubblicati i nuovi moduli, obbligatori dal 01.01.2017), come da istruzioni del Ministero di Giustizia. Gestac controllerà la correttezza del modulo e compilerà automaticamente l’indirizzo PEC del mittente, del destinatario e aggiungerà, se presente, il NRG nell’oggetto. |
•Per i messaggi PEC (documenti in formato .msg e .eml), inviati da Gestac, viene visualizzata la scheda Messaggi, che in futuro riepilogherà tutti i messaggi ricevuti e inviati per quel messaggio. |
•Il formato delle fatture elettroniche è stato adeguato alle nuove specifiche tecniche, in vigore dal 01.01.2017. •In fase di emissione di fatture elettroniche (vedi Fattura elettronica verso la pubblica amministrazione) è prevista ora la possibilità di scegliere, per l'esigibilità IVA, lo split payment (scissione dei pagamenti) e di inserire, nel file .xml della fattura, il bollo, anche se non è stato addebitato (non è presente nelle somme della fattura), ma comunque previsto nel modello fattura utilizzato. Si ricorda che il bollo è dovuto se la fattura contiene importi esclusi o esenti superiori a Euro 77,47, anche in presenza di IVA e che ai sensi dell’art. 8 DPR 642/72 nei rapporti con lo Stato, o con enti parificati per legge allo Stato, agli effetti tributari, l’imposta di bollo è a carico del fornitore. Infine, secondo l'art. 6, c. 2, del DM 17 giugno 2014, i bolli dovuti devono essere pagati, in unica soluzione e tramite il modello F24, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. •Per le fatture elettroniche emesse alle Pubbliche Amministrazioni, regolarmente inviate, appare ora la scheda Messaggi, dove viene riportato il messaggio di invio della fattura. |
•L'invio dei messaggi PEC avviene ora premendo il pulsante PEC (vedi I pulsanti di comunicazione). Dopo aver scelto gli indirizzi ai quali inviare la PEC e aver premuto il pulsante per creare il messaggio, appare la finestra che permette l'elaborazione e l'effettivo invio (vedi Nuovo messaggio PEC). |
•Nella definizione dei Modelli messaggi sono state inserite le opzioni per poter utilizzare un modello per l'invio di una PEC o effettuare un deposito al TAR o al Consiglio di Stato. Inoltre è stato aggiunto il campo Destinatario proposto, specialmente utile per i modelli PEC. |
•Nella scheda Firma/Messaggi è stato aggiunto il campo dove si può indicare il modello messaggio da proporre quando si invia una PEC. •Nella scheda Indirizzo è stato aggiunto il campo dove indicare l'indirizzo PEC (vedi Accounts di posta elettronica), dal quale inviare depositi, messaggi, notifiche via PEC e fatture elettroniche. |
•Nella ricerca "Fatture riscosse in un periodo" è stato aggiunto il campo che riporta il tipo della pratica ed è stata creata la stampa Raggruppate per tipo pratica, che effettua una statistica in base a questo campo. •Nella ricerca "Fatture di un periodo" sono stati aggiunti i campi relativi all'indirizzo del cliente, alla partita IVA ed al codice fiscale ed è stata creata la stampa Conservazione elenco, utile per la conservazione delle fatture in un file .pdf. |